Sono Bryan, un corridore incantato dalla cadenza dei sentieri e dal ritmo incessante delle strade. Amo sentire la terra sotto i miei passi, i polmoni che si gonfiano d’aria fresca, lo sguardo che si perde all’orizzonte. La sfida è la mia musa, il senso di realizzazione la mia dolce ricompensa. Da oltre un decennio, corro senza sosta. I miei primi passi, quelli di un adolescente spericolato, con i pantaloncini da basket, una maglietta di cotone e le All Stars ai piedi (non fatelo, vi prego). Ma è stato amore a prima vista, e da allora la mia vita è stata intessuta di chilometri e di storie.

Sulla strada, la maratona è la mia amante più fedele; un’epica battaglia contro me stesso, un dialogo intimo tra corpo e mente. Ma poi è arrivato il trail running, come un vento fresco che accarezza il viso. Ho imparato che correre più veloce nei sentieri mi permette di rallentare, di assaporare ogni passo, ogni panorama, ogni respiro. È come un’armoniosa sinfonia di movimento e pausa, dove la vista è una tela dipinta dallo splendore della natura.

E così ho scoperto il fastpacking, una danza leggera attraverso le foreste incontaminate della Patagonia. Una notte, un ponte sospeso e un ghiacciaio imponente a farti compagnia; è lì che capisci la vera bellezza della natura, la sua sublime grandezza che avvolge l’anima.

Con questo blog, voglio condividere la mia passione, narrare le mie avventure e le mie disavventure, e forse, in qualche modo, ispirare altri a cercare il sublime in questa meravigliosa danza tra uomo e natura.